19.06.2016 | Chiara Mu | Esercizio di Fuga: il salice

Fondazione Pietro Rossini è lieta di presentare al pubblico la nuova opera permanente e primo lavoro che riprende le modalità operative della land art nel parco del Rossini Art Site: “Esercizio di Fuga: Il salice” di Chiara Mu(Roma, 1974). L’intervento sul salice è la concretizzazione del progetto che fu solo accennato in occasione della mostra dell’artista, “Esercizio di Fuga”, curata da Francesca Guerisoli il 27 settembre 2015.
Posto al centro di una conca erbosa, in una delle estremità meno visitate del parco, il salice narra una storia particolare, frutto di un continuo gioco di contrattazioni e compromessi tra di esso e l’artista. Nella mostra di settembre, il lavoro consisteva in un racconto narrato da una performer all’interno di un tracciato di cerchi concentrici, definiti da polvere di gesso sul manto erboso intorno all’albero, che andava a segnalare quello che sarebbe stato, mesi dopo, un complesso lavoro di scavo e rimodellamento del terreno.
Insieme a “Il salice”, Fondazione Pietro Rossini e Rossini Art Site segnalano la presenza nel parco di altre due opere permanenti dell’artista, realizzate anch’esse in occasione di Esercizio di Fuga: “Il ciliegio” e “Il tunnel”.
Nella mostra “Esercizio di Fuga”, il padiglione progettato da James Wines fungeva da vero e proprio osservatorio sul parco: al suo interno, l’artista aveva identificato otto punti di osservazione, offerti ai visitatori come percorsi da esplorare sia con lo sguardo sia con il corpo. “Esercizio di Fuga: Il ciliegio” enfatizza le dimensioni di astrazione e sospensione del luogo, offrendo ai visitatori la possibilità di vivere un tempo narrativo proprio attraverso una lettura messa a loro disposizione in un cassetto posto tra le radici dell’albero. “Esercizio di Fuga: Il tunnel” pone al centro un tunnel incompleto che avrebbe dovuto portare aria fresca nel padiglione. L’artista ha dipinto di color oro ogni giuntura circolare delle condotte fino a trenta metri di estensione, proponendo ai visitatori una riflessione sulla perdita di profondità dello sguardo e sull’abisso del non finito.
Le tre opere permanenti di Chiara Mu per il parco sottolineano il suo modo specifico di abitare spazi e tematiche, creando strategie relazionali tra luogo, oggetti e presenza del corpo sua e dei visitatori. I suoi interventi intimi e provocatori sulla qualità del tempo di fruizione di chi esperisce il lavoro mettono in discussione il ruolo stesso del visitatore e il suo posizionarsi rispetto all’opera.
In occasione dell’inaugurazione, l’artista condurrà il pubblico in un percorso nel parco e sarà presentato in anteprima il libro/catalogo in italiano e inglese “Chiara Mu. Esercizio di Fuga”, curato da Francesca Guerisoli ed edito da postmediabooks.