Fondazione Pietro e Alberto Rossini presenta Nouveau Réalisme. Un percorso inedito nella collezione Rossini, la mostra che apre al pubblico un nuovo spazio museale nel Rossini Art Site in cui sono allestite le opere di quegli artisti che hanno fatto parte del movimento animato dal critico Pierre Restany negli anni sessanta.
Il movimento – il cui primo manifesto Les Nouveaux Réalistes fu pubblicato a Milano nel 1960 – ha riunito pittori e scultori che operavano secondo una particolare modalità di approccio al reale, recuperando materiali e oggetti comuni e caratteristici della tecnologia moderna. La realtà presente nelle opere è fatta della sua stessa materia: oggetti in serie, rottami, manifesti strappati, tubi, vernici industriali, ecc.
Nouveau Réalisme. Un percorso inedito nella collezione Rossini raccoglie alcune delle più interessanti tra quelle esperienze: le compressioni di César, gli assemblages di Daniel Spoerri, le accumulazioni di Arman, le sculture meta-matics di Jean Tinguely. Otto opere allestite tra il nuovo spazio espositivo permanente e la terrazza conducono in spazi onirici e di azione oltre che di contemplazione. Il pubblico è accolto da tre compressioni di César della serie “La Suite Milanaise”, realizzate nello stabilimento Ranger di Alberto Rossini, a Carate Brianza, dal 4 al 12 maggio 1998, utilizzando automobili FIAT. Le compressioni di carrozzerie di automobili, il volto più popolare della modernità, sono un tema caro all’artista fin dal 1960, anno in cui le aveva presentate per la prima volta a Parigi, al Salon de Mai. Ne “La Suite Milanaise”, le compressioni sono monocrome, differiscono da quelle storiche per il tipo di pressione esercitata sulle lamiere, che essendo ridotta ha generato dei vuoti nella massa, resa ancor più vibrante dalla verniciatura con lacche metallizzate. Dirà Alberto Rossini: “(…) Il lavoro che ne è risultato è il frutto di una complessa sinergia di forze e contributi diversi, che hanno saputo saldare il pragmatismo dell’imprenditore all’incandescenza del pensiero artistico di César. Questo è il vero ‘miracle Milanaise’, un miracolo che ha tutta la forza della poesia più pura e dell’emozione più intensa”.
La seconda sala presenta le sculture meta-meccaniche di Jean Tinguely: Saint Sebastien, Soldier and martyr (1988-90), La Retable Rococò, St. Christophe (1989), e Catherine, Bride of Christ (1990). Si tratta di tre grandi macchinari composti da fili metallici, lamiera, ferri in movimento e rotanti a velocità variabile, uniti a dipinti realizzati in collaborazione con Milena Palakarkina, l’ultima compagna dell’artista. Macchine, azionabili dal pubblico, che divengono satira della sovrapproduzione di beni materiali nella società e che trasmettono il dolore intenso provato da Tinguely a causa del suo male incurabile.
Salendo sulla terrazza si incontra la scultura di Arman, Carrousel, Welded Motorcycles. Dai primi anni sessanta, Arman si appropria di oggetti di strada, li spezza e li assembla conferendo loro una nuova estetica. Per quest’opera Arman riproduce in bronzo una motocicletta e la seziona lungo l’asse verticale: l’atto distruttivo diventa atto di creazione artistica, in quanto nobilita l’oggetto dal quotidiano che passa dalla sfera del prodotto industriale a quella dell’opera d’arte.
Infine, le tredici sculture in bronzo che compongono i Guerrieri della Notte (1982) di Daniel Spoerri, realizzate con pezzi di riuso. Ominidi i cui corpi sono costituiti da dei tritacarne e le teste ricavate dalle forme per cappelli. Se nella versione conservata al Giardino di Spoerri a Seggiano (GR) i guerrieri si trovano riuniti in uno specchio d’acqua, qui fronteggiano il pubblico sulla terrazza, esercitando la loro forza di guardiani del parco e del paesaggio nel quale sono immersi.
Nouveau Réalisme è il terzo appuntamento della rassegna annuale “Gli amici di Alberto Rossini”, dedicata a quegli artisti che hanno intrattenuto fervidi rapporti di lavoro e di amicizia con il collezionista. Alberto Rossini, oltre ad aver avuto una frequentazione con Daniel Spoerri e Arman, è stato per diversi anni in continuo contatto con Pierre Restany. Con César, il collezionista ha maturato un profondo rapporto di amicizia, che ha portato alle creazione de “La Suite Milanaise”, di cui la collezione comprende importanti compressioni, tre delle quali sono state appena esposte nella grande retrospettiva al Centre Georges Pompidou di Parigi (13 dicembre 2017 – 26 marzo 2018).