Fondazione Pietro Rossini 23 settembre – 16 ottobre 2011 inaugurazione: 23 settembre 2011, ore 19.30 orari: sabato ore 15.00 – 18.30 | domenica ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30 ingresso libero La mostra personale di Cesare Viel, curata da Francesca Guerisoli presso la Fondazione Pietro Rossini, presenta quattro installazioni audio di cui una inedita. Gli spazi del caratteristico padiglione della Green Architecture, ubicato nel parco di sculture d’arte moderna e contemporanea della collezione Rossini, saranno pervasi dalle narrazioni audio scritte e recitate dall’artista nel corso degli anni Duemila: Facciamo fluire via le nostre frasi, Aladino è stato catturato, Domande per il corpo, Giorno e notte. Sottraendosi al senso della vista, le narrazioni di Viel creano uno spazio mentale che pone in relazione autore e fruitore e al contempo danno vita ad una percezione differente dello spazio interno ed esterno al padiglione. Il pubblico si trova dunque totalmente immerso e profondamente coinvolto; il contesto spaziale si unisce alle opere audio, ponendosi esse quali atti di ri-significazione del materiale visivo circostante. Facciamo fluire via le nostre frasi (2011) è un “esercizio di concentrazione” che si ispira liberamente all’antica azione del lavaggio dei panni presso i lavatoi. L’artista, ripercorrendo in chiave allegorica l’azione ritmica del lavare, allude al divenire di un pensiero e alla formalizzazione di una frase. Aladino è stato catturato (2000) consiste nell’audio dell’omonima performance in cui Viel, rinchiuso per tre ore in una gabbia di legno, leggeva e trascriveva i responsi dei tarocchi su fogli di carta. La ballata, cantata con parole inventate dall’artista con una sonorità che richiama la lingua francese, si ispira alla canzone di Jeanne Moreau in Jules e Jim. Un lavoro che si rivolge a chi è rinchiuso nella propria gabbia esistenziale ricercando possibili vie di fuga. Nell’intervento audio Domande per il corpo (2006) Viel recita le domande e le risposte realizzate per l’installazione composta da sette striscioni esposti in due vie centrali di Montesilvano e Genova. Una serie di interrogativi sulla percezione e la considerazione del corpo, privato e pubblico. Giorno e notte (2010) è un discorso a forma di singhiozzo, un’intensa struttura di cadenze e di respiro che inscena un’ossessione, un’irritazione: quella del tentativo forte di comunicare con il mondo attraverso la sottile fessura tra il dentro e il fuori, l’io e l’altro. L’audio consiste in tre tracce montate in post-produzione: la lettura del racconto, la ripetizione di “giorno e notte” e il ritmo delle dita che battono sul piano di una mensola. In occasione della mostra verrà realizzato un cd in 100 copie numerate e firmate dall’artista contenente i quattro progetti audio. Courtesy Pinksummer, Genova.