Fondazione Pietro e Alberto Rossini
con la collaborazione di Rossini Art Site
per il ciclo “Gli Amici di Alberto Rossini” presenta
Circolo Bergman
Wabi
Una passeggiata con Hidetoshi Nagasawa e Alberto Rossini
a cura di Francesca Guerisoli
Sabato 15 maggio 2021
Tre ingressi: ore 16-17-18 (prenotazione obbligatoria)
Fondazione Pietro e Alberto Rossini c/o Rossini Art Site, Briosco
Fondazione Pietro e Alberto Rossini, con la collaborazione di Rossini Art Site, presenta Wabi, progetto context-specific del collettivo di teatro sperimentale Circolo Bergman ispirato all’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa (Tonei, 1940 – Ponderano, 2018) e alla sua presenza in collezione Rossini. La commissione si inserisce nel ciclo annuale “Gli Amici di Alberto Rossini”, giunto alla sua sesta edizione, dedicata al collezionista scomparso nel 2015 e agli artisti con cui intrattenne particolari rapporti di amicizia o condiviso progettualità.
Di Hidetoshi Nagasawa, Alberto Rossini collezionò tre opere monumentali, Pentagono nell’ettagono, Pozzo nel cielo, La Nascita di Venere, tutte del 2002, collocate in tre punti del parco della collezione. Laureato a Tokyo, Nagasawa lasciò il Giappone per intraprendere un viaggio verso Ovest, attraversando l’Asia a piedi, in canoa e in bicicletta e stabilendosi infine a Milano nel 1967. Prese parte a varie edizioni della Biennale di Venezia e nel 1992 partecipò alla Documenta di Kassel. La sua ricerca si fonda sul tema del viaggio secondo i parametri della filosofia zen: al centro pone il percorso – più che il punto d’arrivo – e ogni esperienza vissuta. La sua scultura fonde elementi orientali e occidentali, sperimenta gli ambienti e lavora sul tema del giardino come luogo, centrale nella cultura orientale, a partire dai giardini zen.
Le sculture in marmo Pentagono nell’ettagono, Pozzo nel cielo, La Nascita di Venere furono prodotte da Alberto Rossini insieme ad altre sette opere presso un laboratorio di Pietrasanta, in occasione della mostra monografica dell’artista tenutasi nel 2002 al Palazzo delle Stelline di Milano. Collezionista e artista concordarono che tre sculture in mostra sarebbero successivamente entrate a far parte della collezione. Così, un pezzo di cultura giapponese finì sulle colline brianzole: la collocazione delle opere esprime una relazione di dialogo e di rilanci tra Oriente e Occidente, tema caro sia per Rossini sia per Nagasawa, il cui rapporto era caratterizzato da lunghe passeggiate nel parco di scultura.
Da questi elementi trae origine il progetto context-specific di Circolo Bergman: “Il Rossini Art Site è un luogo perfetto per immergersi nella natura e nell’arte. Ogni opera appare in perfetto equilibrio con l’ambiente che la circonda e la serenità del paesaggio si infonde passo dopo passo nel visitatore. Alberto Rossini e Hidetoshi Nagasawa amavano percorrere il parco, immaginando come le opere dell’artista avrebbero potuto integrarsi nel paesaggio”. Wabi (in italiano, non finito) è un percorso sonoro realizzato da Circolo Bergman seguendo le tracce di questo rapporto tra artista e collezionista. Immersi in un universo di suggestioni e guidati da cuffie wireless, il pubblico attraverserà lo spazio alla scoperta dei delicati equilibri e delle tensioni fra peso e leggerezza che innervano l’opera di Nagasawa. Un movimento di gruppo dentro al quale ciascuno può comporre il proprio percorso visivo individuale. Un’azione che permette di riattivare il proprio sguardo, di scoprire prospettive nuove in ciò che è consueto, di riappropriarsi di quella capacità di “respirare” i luoghi da cui sempre di più il mondo contemporaneo sembra allontanarci.” (Circolo Bergman)
Wabi è un termine che Gillo Dorfles usò per descrivere l’opera di Nagasawa. L’idea del non finito caratterizzò l’intero percorso collezionistico e il modo di agire di Alberto Rossini: “Fare e poi rifare era la filosofia di mio padre, perché tutto è in movimento e non si deve concludere, dice Matteo Rossini. Così succede anche per il parco, che è un Wabi, un’opera complessiva mai finita che si alimenta e modifica senza fine.
Circolo Bergman si muove nel campo del teatro sperimentale, tra la creazione di un repertorio di drammaturgia contemporanea e la sperimentazione in area performativa, declinando nuovi formati di scrittura attraverso diversi medium, con un particolare interesse per progetti site-specific. Agisce in diversi territori, partendo dallo spettacolo dal vivo per abbracciare percorsi curatoriali, espositivi o editoriali. Il collettivo è composto da Paolo Giorgio, drammaturgo e regista, docente presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Sarah Chiarcos, drammaturga e tecnico di palcoscenico attualmente presso l’ufficio di produzione del LAC di Lugano e Marcello Gori, musicista e sound designer, autore di musiche originali per diverse compagnie indipendenti italiane.
Fra i lavori realizzati: Werther, o dell’assoluto (Teatro i, 2014); Fondamenta (Teatro Ringhiera, 2015); La cosa peggiore che possa capitare a un cane (Festival Mixité, 2015); Calcografia (Teatro i, 2016); Macinante (Pergine Festival, 2016); Via San Pietro 4 (Pergine Festival, 2017); Stanze (Pergine Festival, 2018); Bilderatlas (Zona K, 2019). Nel 2019 ha realizzato Décade, Città possibili, progetto speciale per le strade della città di L’Aquila in occasione del decennale del terremoto (produzione Arti e Spettacolo).
Informazioni
Circolo Bergman
Wabi
Una passeggiata con Hidetoshi Nagasawa
a cura di Francesca Guerisoli
Fondazione Pietro e Alberto Rossini
c/o Rossini Art Site – Via Col del Frejus 3, Briosco
Sabato 15 maggio 2021
Ingresso gratuito previa prenotazione obbligatoria come da istruzioni che seguono:
È possibile effettuare una prenotazione inviando una email a info@fpar.it (massimo due partecipanti). La prenotazione si ritiene valida solo dopo ricezione di una e-mail di conferma. Nella mail di richiesta di prenotazione vanno indicati: nome, cognome e numero di telefono della persona che prenota e dell’eventuale ospite e l’orario a cui si desira partecipare al percorso:
1) partenza primo gruppo ore 16.00
2) partenza secondo gruppo ore 17.00
3) partenza terzo gruppo ore 18.00
Il percorso viene effettuato integralmente in spazi esterni che garantiscono il distanziamento.
Nel caso di maltempo sarà comunicata una nuova data.