a cura di Renato Rinaldi
presentazione del radio documentario realizzato nell’ambito del progetto SS36 a cura di Roberta Pagani
Domenica 4 ottobre 2020
dalle ore 15:30 alle 18:30
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Domenica 4 ottobre la Fondazione Pietro Rossini ospita la presentazione del progetto di documentazione radiofonica VoicescapeSS36 andato in onda lo scorso maggio su Radio3 all’interno del programma “Tre Soldi” e ripresentato a settembre nel palinsesto di “Pantagruel”.
La presentazione è pensata come un attraversamento dell’ambiente del Rossini Art Site, dal Padiglione James Wines fino al vicino frutteto sperimentale; a partire dall’ascolto dell’audio del progetto, il pubblico si muoverà insieme all’autore Renato Rinaldi in dialogo con la curatrice Roberta Pagani e alcuni ospiti invitati a intervenire in questa conferenza passeggiando. L’ambito sonoro e quello documentario della ricerca di VoicescapeSS36 si estenderanno a quello della psicologia, dell’ecologia ambientale, dell’agronomia e dell’imprenditoria. Saranno presenti Alessandra Ratti (psichiatra), Paolo Pirola (traditore, co-direttore della collana Le Brianze, merciaio e ambientalista), Leopoldo Tommasi (agronomo e ricercatore).
INFO E PRENOTAZIONI
L’evento è riservato a un numero limitato di partecipanti, si consiglia la prenotazione a info@fpar.it
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VoicescapeSS36 è una ricerca di ascolto e di registrazione sonora del territorio attraversato dalla strada statale 36. Il progetto di documentazione radiofonica – curato dall’autore Renato Rinaldi, musicista e sound designer – ha interrogato il territorio a partire dalle sue testimonianze orali e ne ha restituito dei ‘quadri’ in cui l’ambiente si racconta per voce di chi lì vive e lavora.
Dalla ricerca e dalle interviste è emersa l’anima produttiva, imprenditoriale, che costituisce la retorica della Brianza, con il suo distretto industriale ancorato nell’orgoglio di maestranze artigianali e abilità commerciali, dove la dedizione incondizionata al lavoro è divenuta l’unico metronomo di misurazione del tempo.
Allo stesso modo, è affiorata una lontana memoria agricola, tradizionalmente votata alla coltivazione di alberi da frutto e della vite, da ricercare oltre l’impoverimento edilizio del perimetro dell’infrastruttura, quello dettato da enormi centri commerciali abbandonati, piccoli e grandi stabilimenti prossimi alla chiusura attorno ai quali si è costruita un’edilizia popolare che convive con ponti, gallerie, piste pedonali e ciclabili semideserte.
La sociologia di questi territori segue una logica contraddittoria di chi anela a un’emancipazione e chi non riconosce una prospettiva nel cambiamento. Mentre la città metropolitana cresce, ormai ben oltre la sua stessa idea di periferia, la comunità brianzola e, più lontano, quella montana della Val Spluga, sembrano spostare altrove i propri bisogni e la loro economia di sussistenza.
I temi emersi dalla ricerca, sono stati organizzati in alcuni ‘capitoli’ che costituiscono i contenuti del progetto:
la vita di chi ha visto trasformarsi la statale in un’autostrada; imprenditori di ieri e di oggi, tra decrescita forzata e Industria 4.0; il distretto artigianale: “è caro, ma è bravo”; la memoria delle piante: la botanica come chiave di lettura antropologico-linguistica del territorio; il tempo relativo; il confine e la comunità transfrontaliera.
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VOICESCAPESS36 – ECHI DALLA STRADA è parte del progetto SS36 a cura di Roberta Pagani, promosso dall’Associazione Culturale Terzo Paesaggio. Si ringrazia per il sostegno la Fondazione Pietro e Alberto Rossini.
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PROGETTO SS36
Dal 2015 il progetto SS36 invita artisti e autrici per brevi periodi di residenza e presenta azioni interdisciplinari e performative, installazioni e live sonori. Lo sviluppo del progetto prevede la raccolta di contributi visivi, sonori, testuali nella forma di mostre, pubblicazioni, performance, incontri che invitano a una partecipazione attiva le comunità, le attività, gli edifici e le istituzioni nelle quali le azioni si svolgono. Per questo motivo, il progetto si realizza grazie alla partnership con alcune realtà private che abitano il territorio e grazie al supporto cercato nei bandi pubblici.
La strada statale 36, da cui il progetto prende il titolo, è solo pretesto: da una parte evoca processi concreti – politici, economici e socio-culturali – riferiti al territorio stereotipato della Brianza produttiva e pre-industriale, dall’altro la strada è usata come metafora per evocare immaginari astratti, minimali o neo-reali. Il progetto guarda la provincia e il suo rapporto con la città; considera la strada statale come attraversamento e ne indaga i suoi margini; osserva un paesaggio ordinario, convenzionale, uguale a molti altri per metterne in luce le sue contraddizioni; da spazio al quotidiano per raccontare la realtà senza mediazioni; usa forme di racconto straordinarie che si infiltrano nell’ordinario e molto spesso lo questionano; mette in campo azioni e pratiche artistiche in luoghi di non abituale ricezione per misurare la temperatura culturale fuori da contesti istituzionali e ordinari; propone una lettura del paesaggio contemporaneo, raccogliendo e interpretando le tracce raccolte lungo il percorso della strada statale 36 per poi esplodere la sua direttrice in prospettive di osservazione multiple.
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RENATO RINALDI
Musicista, attore, artista e operatore culturale, lavora da anni in ambito teatrale, radiofonico, artistico e cinematografico. La sua ricerca si sviluppa principalmente intorno alla composizione elettronica/elettroacustica applicata al rapporto suono/ambiente e i suoi lavori sono pubblicati da etichette e case editrici italiane e internazionali.
Come compositore e musicista ha curato le musiche per il teatro di Elio de Capitani, Ferdinando Bruni, Andrea Taddei, Rita Maffei, Alessandro Marinuzzi e Teatro Aperto. Ha collaborato con Giovanna Marini e con la Banda Osiris per Radio RAI (Progetti Teatri alla radio e La scena delle voci e per diversi altri radio-documentari) e per installazioni video e colonne sonore. Dal 1992 al 2002 è stato responsabile della produzione sonora di Teatriditalia (Elfo e Portaromana associati) di Milano. Diversi sono inoltre i suoi progetti musicali solisti e di gruppo che hanno visto la partecipazione di artisti quali Phil Niblock, John Butcher, Mark Wastell, Rodhry Davies, Axel Dorner, Gino Robair, Rie Nakajima, Pierre Berthet, Giovanna Marini, Giuseppe Ielasi, Enrico Malatesta, Alessandro Bosetti, Michael Donedà, Erc La Casa, Jean L. Guionnet, Jerome Noitinger, Valerio Tricoli, Stefano Pilia, Nicola Ratti, Attila Faravelli.
Nell’ambito dell’arte contemporanea ha sviluppato diversi progetti multimediali e documentari legati al mutamento del paesaggio: Transient con Armin Linke e Giuseppe Ielasi; Alpi con Armin Linke e Piero Zanini (film presentato in diversi festival internazionali); Desertmed con Amedeo Martegani, Armin Linke, Giovanna Silva e Giuseppe Ielasi; Voicescapes con Enrico Malatesta; Moving Air con Pierre Berthet e Rie Nakajima.
Ha partecipato a diverse edizioni della Biennale Architettura di Venezia con installazioni sonore e video, e alla Biennale Teatro del 1995 con lo spettacolo I Turcs tal Friûl. La sua sceneggiatura del documentario Babel Blu ha ricevuto la menzione speciale al premio Solinas 2012. Il film Eyelid 2015 (con Francesco Mattuzzi) è stato selezionato in vari festival europei. Ha curato il progetto Memoria di Massa, che prevedeva documentari, incontri e workshop nelle scuole sul mantenimento degli archivi digitali in rapporto al patrimonio culturale. In campo didattico ha tenuto laboratori sull’ascolto, anche in lingua friulana, per le scuole elementari e superiori. Ha condotto workshops di soundscape composition e field recording per diverse associazioni che si occupano di diffusione della cultura musicale contemporanea. Nell’ambito del festival Orelediveri ha organizzato concerti e seminari sul paesaggio sonoro. Dal 2016 ha ideato e dirige FORMA un festival di musica e arti elettroniche.
Scrive e realizza documentari radiofonici per RAI Radio3, Radio1, France Culture, e ha curato la regia di radiodrammi per RAI Radio1.